Frantz Fanon
I dannati della Terra
1961. Traduzione
di Carlo Cignetti. Giulio Einaudi editore, Torino 1967, pp. 147-148.
Il paradosso di Cartier
Oggi si sa che nella prima fase della
lotta nazionale, il colonialismo cerca di disinnescare la rivendicazione nazionale
facendo dell’economismo.
Fin dalle prime rivendicazioni il
colonialismo simula la comprensione, riconoscendo con ostentata umiltà che il
territorio soffre di sottosviluppo grave esigente uno sforzo economico e sociale
cospicuo.
E, di fatto, accade che certe misure
spettacolari, cantieri per disoccupati aperti qua e là, ritardino di qualche
anno la cristallizzazione della coscienza nazionale.
Ma presto o tardi il colonialismo si
accorge che non gli è possibile attuare un progetto di riforme
economico-sociali che soddisfi le aspirazioni delle masse colonizzate.
Anche sul piano del ventre, il
colonialismo dà prova della sua impotenza congenita.
Lo Stato colonialista scopre molto
rapidamente che voler disarmare i partiti nazionali nel campo strettamente
economico equivarrebbe a fare nelle colonie quel che non ha voluto fare sul suo
stesso territorio.
E non è un caso se fiorisce oggi un
po’ dappertutto la dottrina del cartierismo.
L’amarezza disillusa di Cartier [1]
di fronte all’ostinazione della Francia a cattivarsi gente che dovrà nutrire
mentre tanti francesi vivono in ristrettezze, traduce l’impossibilità in cui si
trova il colonialismo di trasformarsi in programma disinteressato di aiuto e d’appoggio.
Perciò, ancora una volta, non bisogna
perdere tempo a ripetere che è meglio fame in dignità che pane in servitù.
Occorre invece convincersi che il
colonialismo è incapace di procurare al popolo colonizzato le condizioni
materiali suscettibili di fargli dimenticare la sua preoccupazione di dignità.
Una volta che il colonialismo ha
capito dove lo trascinerebbe la sua tattica di riforme sociali, lo si vede
ritrovare i suoi vecchi riflessi, rinforzare gli effettivi di polizia, spedire
truppe e impiantare un regime di terrore più consono ai suoi interessi ed alla
sua psicologia.
[FINE]
[1]
https://it.wikipedia.org/wiki/Raymond_Cartier
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