20 ottobre 2013, In 1/2 h.
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Ogni insieme di diritti nasce da un conflitto che si crea quando qualcuno compie o vuole compiere qualcosa che ha delle conseguenze su altre persone, con il favore di alcune di queste e l’opposizione di altre. Con o senza una lotta, si giunge ad un accordo o a un compromesso con il quale si definiscono i rispettivi diritti. Quello che voglio evidenziare in modo particolare è che la soluzione è essenzialmente la trasformazione del conflitto da un problema politico a una transazione economica. Una transazione economica è un problema politico risolto. L’economia ha conquistato il titolo di regina delle scienze sociali scegliendo come suo dominio quello dei problemi politici risolti. (Abba P. Lerner, 1972, The Economics and Politics of Consumer Sovereignty)
Nel lungo periodo, se non saremo davvero tutti morti, saremo ancora nel breve periodo. (Abba P. Lerner, 1962, Own Rates and the Liquidity Trap)
Affinché il sistema capitalista funzioni efficacemente i prezzi devono sostenere i profitti. (Hyman P. Minsky, 1986, Stabilizing an Unstable Economy)
Res tantum valet quantum vendi potest. (cfr. Karl Pribram, 1983, A History of Economic Reasoning)
L'unico rimedio per la disoccupazione è avere una banca centrale sotto il controllo pubblico. (cfr. John Maynard Keynes, 1936, The General Theory of Employment, Interest and Money)
We have this endearing tendency in economics to reinvent the wheel. (Anthony P. Thirlwall, 2013, Economic Growth in an Open Developing Economy, p.33)
Amicus Plato, sed magis amica veritas.
N.B. Nel blog i link sono indicati in rosso: questo è un link.
E come si chiamavano quelli che (bontà loro) facilitavano il compito all'invasore di turno spianandogli la strada in patria?
RispondiEliminaColl....collabor....collaboaz....collaborazio....non mi viene.
E va anche a dirle in televisione ste cose!
E' da tempo che Monti ci dà delle soddisfazioni. Ti segnalo tre chicche comparse nell'ultimo annetto: la prima è un articolo sul Guardian di marzo in che dà conto di una lettera in cui il nostro poco rimpianto premier afferma che sotto la sua presidenza "Italy has been delivering on all the policy objectives set out by the EU" (obbediva solo gli ordini, insomma. Dove l'avrò già sentita questa?). La seconda è uno spezzone di un'intervista alla CNN a Fred Zakaria, in cui si lascia andare a quest'ammissione: "Well, we are gaining a better position in terms of competitiveness because of the structural reforms. We're actually destroying domestic demand through fiscal consolidation. Hence, there has to be a demand operation through Europe, a demand expansion." (l'intervista in questione risale al maggio dell'anno scorso e qui si trova la trascrizione compiuta dalla CNN, con altre meritevoli osservazioni, quali la difficoltà di una democrazia ad affrontare con le "giuste" misure una crisi come l'attuale. Certo, quando pure Monti arriva a dire che ci vorrebbe più domanda...). Ed eccoci alla terza, un segmento di un'intervista ad Al Jazeera del novembre scorso, in cui racconta (meno male che c'è lui a difendere la reputazione dell'Italia!) che in realtà siamo probabilmente i primi contributori ai fondi di "salvataggio" alla Grecia perché Francia e Germania stanno semplicemente salvando le loro banche (e noi che mai lo avremmo sospettato...).
RispondiEliminaE' la prima volta che commento (non certo che leggo), quindi, come si dice, colgo l'occasione per i complimenti per il lavoro.
Poichè il soggetto mente sempre, per "partito preso" (da Casini), o quanto meno ogni sua azione produce un effetto opposto a quello dichiarato, dobbiamo arguirne che...
RispondiEliminaQuello che ne ha arguito Greg più sopra?
EliminaPerò mi sembra che sia la prima volta che Monti si atteggia a difensore della libertà nazionale, dismettendo il contegno da willing executioner che aveva ancora nelle interviste ricordate da Arturo, e con il quale ha percorso la sua intera carriera.
Forse anche perché nel frattempo se lo sono ripreso, il partito? :)